Diniego dell’estradizione e scarcerazione per Abdel Mayid Touil, il marocchino accusato dalle autorità tunisine dell’attentato al Museo del Bardo nel quale morirono 24 persone tra le quali 21 turisti. La decisione è stata presa dai giudici della V Corte d’Appello di Milano che hanno quindi revocato la misura cautelare.
Touil era stato arrestato a maggio su richiesta delle autorità giudiziarie tunisine col fine di ottenerne l’estradizione. Questo il comunicato stampa del presidente della Corte d’appello di Milano Giovanni Canzio:
“Con sentenza del 26 ottobre 2015, depositata in data odierna, la Quinta sezione penale della Corte d’appello di Milano, su conforme requisitoria del procuratore generale, ha negato l’estradizione verso la Tunisia di Touil (…), accusato di essere coinvolto nell’attentato al museo del Bardo di Tunisi avvenuto il 18 marzo 2015.
I fatti più gravi contestati all’estradando sono puniti dal codice penale tunisino con la pena di morte. La pena capitale è ostativa all’estradizione, non essendo ammessa nell’ordinamento italiano (Costituzione, art. 27, quarto comma). D’altra parte la convenzione bilaterale di estradizione Italia-Tunisia non prevede alcun meccanismo di conversione della pena di morte in altra sanzione detentiva.
Né l’autorità tunisina ha fornito alcuna assicurazione sulla non esecuzione della pena capitale. Al diniego di estradizione – conclude Canzio nel comunicato – consegue automaticamente la revoca delle misure cautelari e la scarcerazione dell’estradando”.