Sabato 31 ottobre, ore 17, al Twickenham Stadium di Londra si affronteranno Nuova Zelanda e Australia, atto finale del mondiale di rugby 2015. (Vedi il calendario e i risultati dei gironi e delle fasi finali)
E’ la prima volta (in otto edizioni) che le due nazionali oceaniche si scontrano nella finale del mondiale, durante la quale sarà in palio anche il primo posto del ranking. Chiunque vincerà sarà campione del mondo per la terza volta, record assoluto.
La sfida rappresenta, anche, l’ultima partita a livello di internazionale di tante stelle delle due formazioni. Su tutti, vanno citati gli All Blacks Dan Carter (apertura, recordman assoluto per punti segnati), che ha firmato un contratto milionario in Europa, ma soprattutto Richie McCaw, capitano indiscusso e pronto al ritiro (147 presenze – altro record assoluto – di cui 136 da titolare e più di 100 da capitano).
La sfida è da più di un secolo un must del rugby mondiale: una rivalità nata nel 1903, agli albori della nazione dei canguri e addirittura 4 anni prima dell’indipendenza della Nuova Zelanda dal regno britannico. Inoltre, la prima sfida del 1903 è stato l‘esordio internazionale della stessa Nuova Zelanda, che da li a pochi anni sarebbe diventata mito e riferimento della disciplina.
La sfida fra All Blacks e Wallabies si ripete ormai regolarmente ogni anno, con in palio la Bledisloe Cup (intitolata a Lord Bledisloe, governatore della Nuova Zelanda nel 1931) e conta ben 154 incontri ufficiali: 42 sono i successi australiani, 7 i pareggi, ben 105 le vittorie neozelandesi.
Sono, invece, gli australiani avanti nei precedenti ai mondiali: 2 vittorie Wallabies (semifinali del 1991 e del 2003) e 1 vittoria All Blacks (semifinale di quattro anni fa).
Ultimo precedente è la sfida decisiva del Rugby Championship di quest’anno: l’Australia vinse quella sfida 27-17, fermando una striscia di 23 vittorie consecutive All Blacks.