Uno studio scientifico, presentato in occasione del World Summit on Pediatrics, tenutosi a Sofia (Bulgaria) nei giorni scorsi, ha evidenziato che i disegni dei bambini possono essere un utile strumento per aiutare a diagnosticare e valutare la gravità delle forme di autismo.
I disegni sono espressione di sensazioni che i bambini ripongono dentro di sé, ma che non possono esprimere in maniera appropriata e corretta.
Giuseppe Mele, presidente dell’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza (Paidoss) commenta lo studio: “L’autismo sta diventando un fatto epidemico. In America la stima di incidenza è di 1 su 85 nuovi nati, in Italia 1 su 150-200, comunque estremamente alta. La scienza ora ci segnala che anche la scrittura e il disegno a mano libera possono aiutare che effetti l’autismo ha sui bambini colpiti”.
Dunque prosegue Mele, attraverso il disegno e la scrittura, si “aiutare a capire l’evoluzione, la gravità e lo stadio della malattia. In molti casi, la scrittura è apparsa rigida, frammentaria, disarmonica, slegata, come se non appartenesse alla persona. Anche il disegno appare immaturo rispetto all’età o viceversa altamente creativo, anche attorno ai 13 anni. E sono strumenti che anche i genitori possono utilizzare per aiutare i loro figli“.
Al Summit di Sofia i pediatri hanno infine messo l’accento sull’importanza di “dare un messaggio di avvertimento come quello presente sui pacchetti di sigarette, anche sulle bottiglie di alcolici. L’incidenza della sindrome feto-alcolica sta aumentando. È necessario non abbassare mai la guardia e continuare ad avvertire le donne dei pericoli dell’alcol consumato in gravidanza“.