Anche quest’anno, puntuale, arriva il World pasta Day, che si celebra ogni 25 ottobre. Per il 2015 torna in Italia con il patrocinio dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco.
Sarà la cornice di Expo a festeggiare la Giornata mondiale della pasta, con il corollario dei due giorni (26 e 27) del congresso dei Pastai mondiali ospitato a ‘Host’ presso Fiera Milano. Ipo (International pasta Organisation) e Aidepi (Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane) intendono nell’occasione sottolineare l’importannza di questo alimento nella lotta a malnutrizione e obesità, portando anche l’esperienza di cuochi celebri come Massimo Bottura e Bruno Serato.
I pastai di Aidepi – Associazione delle industrie del dolce e della pasta – hanno donato alle mense Caritas di 12 Regioni italiane oltre 28 tonnellate di pasta, sufficienti ad assicurare 350mila pasti.
“Dividere per Moltiplicare, questo è lo slogan Caritas a Expo Milano 2015 – ha aggiunto il direttore della Caritas Italiana, Francesco Soddu -. Questa iniziativa rappresenta una traduzione concreta di quell’impegno, per avvicinarsi sempre di più alle numerose persone e famiglie che chiedono aiuti alimentari ai Centri Caritas”.
Secondo l’ultimo Rapporto della Caritas Italiana “Povertà plurali”, in Europa sono più di 53 milioni le persone che non riescono a soddisfare in modo stabile l’esigenza di un pasto adeguato. A fronte di una media del 10,5%, in Italia è il 14,2% della popolazione a soffrire la fame, con un incremento record del 130% in 5 anni. Il World Pasta Day sarà celebrato con un convegno a Palazzo Italia patrocinato dall’Unesco. Prevista la partecipazione, tra gli altri, del presidente di Aidepi, Paolo Barilla, del Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, e di don Claudio Visconti, membro del Consiglio nazionale della Caritas.
La pasta è uno degli alimenti più amati e più consumati: 15 anni fa nel mondo se ne producevano 9,3 milioni di tonnellate, contro 14,5 milioni raggiunti nel 2014 (+56%). E sono 52 (contro i 29 di 15 anni fa, +79%) i Paesi in cui si consuma almeno 1 chilo di pasta pro capite all’anno.
Con quasi 3,5 milioni di tonnellate prodotte nel 2014, manco a dirlo, l’Italia è il leader del mercato mondiale della pasta, tanto che un piatto di pasta su 4 (24%) mangiato nel mondo viene prodotto dai pastifici nazionali. In 15 anni l’export di pasta italiana è cresciuto complessivamente di circa il 50%, +3,6% nel 2014 rispetto al 2013.
Oggi l’Italia esporta il 57% della produzione nazionale – circa 2 milioni di tonnellate, per un controvalore di 2 miliardi di euro – contro il 54% di 5 anni fa. Nel 2014 la Germania si conferma il principale mercato per l’export (oltre 360mila tonnellate e un’incidenza pari al 18,3% del totale), seguita da Regno Unito e Francia, per entrambe 278mila tonnellate e 14,1% del totale. Al di fuori dell’Europa, sono gli Usa il primo sbocco, con 151 mila tonnellate e un peso del 7,7% in volume e del 9,5% in valore.
In crescita gli ‘Italian pasta lovers’ – sottolinea Aidepi – anche nei Paesi emergenti: si segnalano con Russia (+11,5%), India (+15,4%) e, soprattutto, la Cina (+37,9%).