Il medico francese Nicolas Bonnemaison, accusato di aver praticato l’eutanasia attiva avvelenando sette persone in fin di vita tra il 2010 e il 2011 per abbreviare la loro agonia, è stato condannato in appello a due anni di carcere con la condizionale (sospensione della pena) per uno dei casi a lui contestati. Nel processo di primo grado era stato assolto.
Il verdetto è arrivato dopo oltre 15 ore di camera di consiglio alla corte d’assise di Maine-et-Loire. Bonnemaison è stato riconosciuto colpevole per aver deliberatamente ucciso una paziente, Françoise Iramuno, con l’aggravante di essere a conoscenza del suo stato di fragilità. Ma è stato assolto per gli altri sei pazienti. L’ex medico, riferiscono i media francesi, è rimasto impassibile all’annuncio del verdetto, inferiore rispetto ai cinque anni chiesti dall’accusa.
“La medicina è la mia vita, i pazienti sono la mia vita e mi mancano”, aveva detto davanti ai giurati il medico 54enne.