Sono scattate le manette per l’ex direttrice dell’Istituto penale minorile di Caltanissetta Alfonsa Micciché, attualmente direttrice del “Beccaria” di Milano, insieme ad altre quattro persone tra cui la figlia e il fidanzato con l’accusa di concussione e corruzione in concorso.
I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Caltanissetta al culmine di un’indagine cominciata un anno fa su fatti che risalgono al periodo tra il 2013 e il 2015. Con Alfonsa Micciché sono stati arrestati la figlia Federica Fiorenza, il suo fidanzato Emiliano Maria Longo, e due rappresentanti della onlus “Araba Fenice” di Catanzaro: Giuseppe Focaccio, che ne è il presidente, e Gaetana Rosaria Migali, dipendente. A tutti sono stati concessi i domiciliari.
Secondo gli investigatori, la dirigente avrebbe favorito associazioni a lei vicine per la realizzazione di progetti finanziati con fondi pubblici in cambio della disponibilità di queste ad assumere o conferire incarichi a propri familiari, nonostante in alcuni casi questi fossero sprovvisti dei titoli, delle qualifiche e dell’esperienza necessaria.
Durante l’operazione, i Carabinieri hanno perquisito le sedi di tre associazioni di Caltanissetta che sarebbero coinvolte nell’indagine.
I progetti che venivano affidati dal’ex direttrice dell’istituto penale minorile di Caltanissetta, secondo le indagini, erano tarati su una spesa che oscillava tra i 35 e i 40 mila euro. Il valore degli affidamenti era mantenuto sotto il tetto dei 40 mila euro oltre il quale scatta l’obbligo di una gara d’appalto pubblica. Le Onlus “favorite” erano incaricate di organizzare corsi per pizzaioli e per attività legate all’allevamento dei cavalli. In cambio dell’assegnazione la direttrice, secondo l’accusa, avrebbe ottenuto incarichi di collaborazione per i suoi familiari. I carabinieri stanno valutando anche la regolarità di progetti del valore superiore ai 40 mila euro.