Un’altra grana per il governo Renzi, Francesca Barracciu è stata rinviata a giudizio dal Gup di Cagliari Perra perché accusata di peculato aggravato nell’ambito dell’inchiesta sul presunto uso illecito dei fondi dei gruppi del Consiglio regionale della Sardegna.
La Barracciu ha deciso così di lasciare l’incarico: “Ritengo doveroso dimettermi – dice – ed avere tutta la libertà e l’autonomia necessarie in questa battaglia dalla quale sono certa uscirò a testa alta”.
Nel processo, al via il 2 febbraio prossimo, il sottosegretario dei Beni culturali sarà assistito dall’avvocato Franco Luigi Satta e dovrà difendersi dall’accusa mossa dal pubblico ministero Marco Cocco secondo il quale, da esponente del PD, spese per 81 mila euro, effettuante quando Francesca Barracciu sedeva nei banchi del Consiglio regionale, durante la XIII legislatura, spese che aveva giustificato come rimborsi spesa chilometrici per i viaggi nell’isola effettuati con la sua auto per attività politica.
L’inchiesta che coinvolge Francesca Barracciu appartiene al filone che ha coinvolto quasi tutto il mondo politico della Sardegna e che ha visto finire sotto accusa novanta esponenti politici tutti accusati di aver usato per finalità personali i fondi dei rimborsi destinati ai gruppi politici.