Una donna di 26 anni è deceduta questa mattina all’interno della sala parto dell’ospedale Agnelli di Pinerolo in provincia di Cuneo durante un parto cesareo d’urgenza.
La giovane, una brasiliana residente nel Pinerolese, si trovava in sala parto quando poco prima delle ore 8 le sue condizioni si sarebbero aggravate all’improvviso per una complicazione.
Inutili sono stati i vari tentativi dei medici per salvare la vita della ventiseienne che è morta per cause ancora da chiarire. I sanitari sono riusciti a far nascere la bambina che la giovane portava in grembo e che è stata trasportata all’ospedale Santa Croce di Cuneo per una crisi respiratoria.
I carabinieri di Pinerolo hanno avvisato la procura di Torino e che hanno sequestrato la cartella clinica; la direzione generale dell’ospedale ha avviato un accertamento interno.
La direzione dell’azienda sanitaria “è immediatamente intervenuta per analizzare nel dettaglio il percorso clinico seguito dalla paziente per accertare le possibili cause di decesso e verificare la correttezza clinica dell’operato di medici ed operatori”.
In una nota, l’azienda ha voluto rendere la propria versione dei fatti. Prima, però, ha espresso “il più sentito cordoglio in un momento così drammatico“.
“La paziente è stata ricoverata lunedì mattina alla 41a settimana di gravidanza e gli esami a cui viene sottoposta compreso quello cardiotocografico risultano regolari e non evidenziano problematiche per la neonata. Il giorno successivo, alle 6.50 – prosegue la nota – viene stimolata l’ induzione al travaglio poiché la paziente, giunta a termine, non aveva contrazioni spontanee. Si tratta di una procedura normalmente eseguita in questi casi durante la quale viene effettuato il monitoraggio della mamma e del feto che risultano entrambi nella norma. Alle 22 di ieri sera – precisa ancora la nota – la paziente inizia a riferire le prime contrazioni irregolari con battito cardiaco fetale regolare e alle ore 2 le contrazioni si regolarizzano. Alle 5,20 la paziente chiama l’ostetrica lamentando che alle contrazioni si associano stimoli di spinta da parto, l’ostetrica trova la paziente in bagno e la invita a recarsi a letto alla presenza del marito per effettuare un nuovo tracciato cardiotocografico. Nel frattempo mentre l’ostetrica si reca a prendere i guanti da visita, la paziente perde conoscenza per cause che dovranno essere accertate dall’autopsia. Immediatamente iniziano le operazioni rianimatorie e contemporaneamente viene trasferita nell’attigua sala cesarei per intervento cesareo in emergenza, presenti in sala due anestesisti, il ginecologo, il pediatra e l’ostetrica. Alle 5,40 viene estratta la neonata che viene trasportata al centro di terapia intensiva neonatale di riferimento, l’ospedale di Cuneo. Nel frattempo – conclude la nota – continua l’intervento in sala e si verificano due arresti cardiaci, nel primo dei quali la paziente viene recuperata nel secondo purtroppo ciò non si rende possibile continuando ma inutilmente ogni tentativo di rianimazione fino alle ore 7,00“.