Una perizia parziale sulle intercettazioni tra il medico Matteo Tutino e il governatore siciliano Rosario Crocetta, è stata disposta dal gip di Palermo Agostino Gristina. È limitata al riascolto e alla trascrizione delle conversazioni tra i due alle sole intercettazioni ‘offerte’ dalla polizia giudiziaria.
Un parziale limite alle richieste dei legali dei giornalisti dell’espresso Piero Messina e Maurizio Zoppi autori dell’articolo in cui venne pubblicata la notizia dell’esistenza di una intercettazione in cui Tutino augurava all’allora assessore alla Sanità Lucia Borsellino di saltare come il padre.
L’esistenza della conversazione è stata seccamente smentita dalla procura.
La difesa ha chiesto il riascolto, tramite incidente probatorio, di tutte le conversazioni tra i due agli atti della procura, comprese quelle presenti nei brogliacci. Il gip ha, invece, limitato il lavoro del perito oggi nominato.
I pm in apertura di udienza avevano chiesto la revoca dell’ammissione dell’incidente probatorio, sostenendo che non ci fossero i presupposti e che, comunque, pendendo ancora l’indagine per truffa su Tutino, sussistesse il segreto investigativo. L’istanza è stata respinta.
La procura ha chiesto per entrambi i giornalisti il processo col rito immediato: sulla richiesta il gip non si è ancora pronunciato.