Secondo alcune fonti vicine ai funzionari dell’Unione Europea, il sistema di ricollocamento dei migranti sarebbe a rischio. Questa settimana, infatti, si esauriranno i posti messi finora a disposizione e dovranno essere discusse nuove eventuali misure.
Sono Austria, Germania, Grecia, Lussemburgo, Spagna e Svezia i Paesi ad avere aperto le porte al ricollocamento, ma insufficienti per ricollocare le centinaia di migliaia di profughi in tutta Europa.
Alla carenza di posti, si aggiungono poi la chiusura ricorrente dei confini in diversi stati dell’est Europa di fronte ai flussi migratori in aumento e la diffidenza di vari gruppi di immigrati. Non sono rari, infatti, casi di migranti che si rifiutano di partire nel timore di un rimpatrio nei rispettivi paesi di origine.
Le carenze sono anche sul fronte controlli: sono solo 291 guardie di frontiera, rispetto alle 775 richieste, fornite a Frontex dagli Stati membri Ue e da quelli associati a Schengen, in quanto solo 19 paesi su 32 hanno risposto.