Magdalena Martullo-Blocher, figlia del leader storico dell’Udc/Svp Christoph Blocher, già definita la Le Pen svizzera, vince le elezioni e con lei trionfa la destra populista anti-immigrati dopo una campagna elettorale praticamente incentrata sull’emergenza profughi e l’antieuropeismo.
Il Partito di destra dell’Unione democratica di centro è dunque il grande vincitore delle elezioni per il rinnovo del parlamento. Al partito va circa il 28% dei voti espressi dell’elettorato elvetico (+1,4 punti rispetto al 2011), ma soprattutto undici seggi supplementari per un totale di 65 mandati al Consiglio Nazionale (camera bassa, 200 seggi).
Secondo partito a livello nazionale, i socialisti (PS) che risultano leggermente in calo.
La prima conseguenza della vittoria dell’Udc/Svp, la richiesta già formulata dai vertici del partito di un secondo seggio nell’esecutivo svizzero, composto da sette consiglieri federali (ministri) ripartiti tra i principali partiti e che il nuovo parlamento dovrà eleggere il 9 dicembre.
Per conoscere il volto del nuovo parlamento svizzero bisognerà aspettare i risultati delle elezioni al Consiglio degli Stati (camera dei cantoni, 46 seggi) dove molti candidati sono in ballottaggio e servirà un secondo turno. L’affluenza alle urne è rimasta sotto il 50%.