Ecco le pagelle dell’anticipo dell’ottava giornata di Serie A tra Roma ed Empoli (clicca qui per leggere la cronaca).
ROMA: Szczesny 5; Torosidis 6, Manolas 6,5, Castan 7, Digne 6,5; Florenzi 6 (34′ s.t. Vainqueur s.v.), De Rossi 7, Pjanic 8 (23′ s.t. Ucan s.v.), Falque 6 (10′ s.t. Nainggolan 6); Gervinho 7, Salah 7,5. All. : Garcia 7.
I MIGLIORI DELLA ROMA:
Pjanic: Apre le marcature con il solito, splendido gol su punizione, sbloccando da solo una partita tiratissima fino al momento del suo gol. È la terza volta in campionato che va a rete direttamente da calcio piazzato: cecchino.
Salah: In difficoltà nel primo tempo (quando di spazi ce ne sono davvero pochi), poi si scatena nella ripresa e segna il gol più importante per i suoi, quello che permette di mettere il sigillo sulla vittoria.
De Rossi: Non avrebbe potuto sognare una serata migliore. Cartellino delle 500 presenze in giallorosso timbrato, gol (e che gol) e vittoria: non proprio briciole.
Castan: Rientro convincente per il difensore brasiliano, che non commette nessuna sbavatura dando sin da subito sicurezza al reparto, e di riflesso all’intera squadra.
I PEGGIORI DELLA ROMA:
Szczesny: Siamo alle solite. Passa gran parte della partita senza sporcarsi i guantoni, poi al primo vero pericolo manca di lucidità, subendo un gol sicuramente evitabile. Fortuna per lui che i suoi compagni avevano già messo al sicuro il risultato.
EMPOLI: Skorupski 5; Zambelli 5,5, Tonelli 6, Barba 6, Mario Rui 6; Paredes 6 (23′ s.t. Maiello 5,5), Dioussé 5, Buchel 7; Krunic 6,5 (16′ s.t. Livaja 5); Maccarone 4 (34′ s.t. Piu s.v.), Pucciarelli 6. All. : Giampaolo 5.
I MIGLIORI DELL’EMPOLI:
Buchel: È uno dei pochi a non andare giù di morale dopo le tre sberle ricevute dagli avversari. Il suo gol non cambia le sorti dell’incontro, ma regala almeno 15′ di speranza alla sua squadra.
Krunic: Dà parecchio fastidio tra le linee, si muove bene e dialoga spesso con i compagni, entrando nelle azioni offensive più importanti costruite dall’Empoli.
I PEGGIORI DELL’EMPOLI:
Maccarone: Impalpabile. Negli 80′ in cui si trova in campo quasi non ci si accorge della sua presenza, eppure lui è lì, accanto a Pucciarelli. Manca di continuità, ma non è una novità.