Luigi Di Maio futuro leader del M5S? La base lo acclama, i vertici non sono ancora del tutto convinti della sua investitura. Di certo non lo è Beppe Grillo: “Non è certo che sia lui il futuro candidato premier, abbiamo delle regole”, ha detto all’autodromo di Imola per l’iniziativa Italia a 5 Stelle.
“Non guardiamo i sondaggi, ma stiamo andando bene: mi sembra che la gente ora inizi a capire che siamo una forza di giovani che fanno bene – ha risposto alle domande dei cronisti – Se entriamo noi a governare, se metti persone perbene dove c’erano i ladri: siamo già una finanziaria…”.
C’è spazio per le solite stilettate alla stampa: “Sui sindaci a 5 Stelle state facendo una campagna disonesta, dite che non sappiamo governare. Dove ci siamo noi il debito è diminuito“. Grillo ha citato l’esempio di Pomezia, “dove il bilancio è in attivo per la prima volta”.
E proprio sulle prossime elezioni comunali si è pronunciato anche Gianroberto Casaleggio: “I candidati saranno scelti dagli iscritti. Non adesso, ma prima delle elezioni, quindi speriamo molto presto. Vedremo, certamente a Roma ci stanno aiutando. Pronti a governare? Certamente, ma non ci sono nomi”.
Infine è il “predestinato” Di Maio a prendere la parola: “Rispetteremo le regole, quindi avrete un candidato presidente incensurato, un candidato sindaco residente nella città in cui si candida che non sarà un politicante di mestiere. Alle regole non si deroga, perché è l’unico modo per far diventare la nostra comunità qualcosa di diverso dalla politica che ci ha distrutti”.
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