Circa la metà dei malati di cancro ha più di 70 anni, lo assicura la Fondazione Insieme contro il cancro. A preoccupare, però, sono i ritardi nelle cure e la scarsa prevenzione. Su dieci anziani malati, otto ricevono una diagnosi tardiva e non accede ai trattamenti più aggiornati contro la malattia.
“Si tratta molto spesso di anziani soli, che arrivano alla diagnosi troppo tardi – dichiara Francesco Cognetti, Presidente della Fondazione – L’accesso alle cure diventa inoltre più difficile con l’avanzare degli anni. L’aspettativa di vita nel nostro Paese si è infatti notevolmente alzata”.
Correggere il proprio stile di vita: “Oggi un settantenne ha ancora 18 anni (se uomo) e 21 anni (se donna) davanti a sé. Ecco perché diventa fondamentale correggere il proprio stile di vita e sottoporsi a regolari controlli medici e di screening: anche in età avanzata, una diagnosi precoce può fare la differenza“.
”Il rischio oncologico – precisa Roberto Bernabei, direttore del Dipartimento di Geriatria Neuroscienze ed Ortopedia delPoliclinico Gemelli di Roma – è di 40 volte più alto rispetto alle persone di 20-40 anni. Ma molte forme di cancro possono essere evitate attraverso la conduzione di stili di vita sani”.
Ridurre il fumo e promuovere uno stile di vita sano: “È provato come anche nelle terza età mutare i propri stili di vita comporti benefici per l’intero organismo. Non è per nulla vero dire ‘tanto fumo da 40 anni, se anche smetto non ho miglioramenti‘.