Raffica di arresti in Costarica nell’ambito di un’operazione portata a termine dalla Polizia italiana in collaborazione con quella del Paese sudamericano. Perquisizioni sono state effettuate nei confronti di soggetti accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e legati a personaggi vicini alle cosche della ‘Ndrangheta ionico-reggina.
Sarebbero poco meno di una decina i provvedimenti emessi dal Gip di Reggio Calabria, che ha accolto le richieste della Dda nei confronti, tra gli altri, del titolare di una società di import-export del Costarica che, secondo le indagini, era al centro di un enorme traffico di droga dall’America all’Europa, gestito dalla ‘Ndrangheta e da alcuni appartenenti alle famiglie mafiose di New York.
Nel corso di quasi due anni di indagine sono stati sequestrati ingenti quantitativi di cocaina in Europa e America. Il blitz di oggi arriva a sei mesi di distanza dall’operazione ‘Columbus’, che a maggio scorso ha consentito agli investigatori di scoprire una centrale della ‘Ndrangheta nel Queens, a New York, dalla quale veniva gestito il traffico di droga.
Secondo quanto emerso dalle indagini la cocaina partiva, appunto, dal Costarica nascosta nei container di frutta tropicale, veniva stoccata nei porti americani e successivamente spedita in Italia e in Europa.
A maggio furono emessi 13 provvedimenti di fermo dalle autorità italiane e tre provvedimenti di arresto dal Fbi, tra cui quello nei confronti del titolare del ristorante Gregorio Gigliotti, un calabrese fino ad allora incensurato e ritenuto dagli inquirenti broker della droga a livello mondiale, in stretto contatto con i narcos sudamericani e anello di collegamento tra la cosca degli Alvaro in Italia e gli esponenti della famiglia mafiosa dei Genovese a New York.
I sette arrestati nell’operazione ‘Columbus 2’ sono Arnoldo d Jesùs Guzmàn Rojas (50 anni), Juan José de la Trinidad Campos Mora (47), Ricardo Jorge Garcia Alzugaray (43), German Andres Montero Picardo (33), Carlos Zuniga Arias (62), Julio Velasco (54), Hector Aladino Zuniga Arias (67). Si tratta di soggetti operanti nello Stato centro americano, in contatto con esponenti colombiani dei cartelli del narcotraffico, che, avvalendosi di società di import-export nel settore della frutta e di altre derrate alimentari, hanno esportato ingenti quantitativi di cocaina verso porti degli Stati Uniti e dell’Europa (Olanda, Spagna e Belgio).
(Immagine di repertorio)