L’Italia ha saputo “dare una risposta coraggiosa e profondamente umana alla più grande crisi migratoria dalla fine della Seconda guerra mondiale. Rendo omaggio agli uomini e alla donne d’Italia che hanno salvato decine di migliaia di migranti. Ringrazio l’Italia”. Così il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon in Parlamento. Presente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Piero Grasso.
La visita arriva quando si sono appena concluse le celebrazioni per il sessantesimo anniversario dell’adesione dell’Italia all’Onu.
Sul compito dell’Europa il capo dell’Onu si attende “che l’Unione europea mostri ancora solidarietà. Sono incoraggiato – ha proseguito Ban ki-Moon- nel vedere i primi accordi nella Ue sulla riallocazione dei rifugiati nei vari paesi. Dobbiamo affrontare la realtà: questo delle migrazioni è un fenomeno ormai globale”.
Sulla crisi libica, Ban Ki-Moon ha riconosciuto i meriti dell’Italia nel favorire l’accordo per un governo unitario, mentre la decisione sul ruolo guida che il nostro Paese ha rivendicato qualora venga messa in atto una missione di pace dell’Onu in Libia “dovrà prenderla il consiglio di sicurezza”.
Il diplomatico sudcoreano ha poi parlato della guerra Siria e sul rischio di un conflitto tra Usa e Russia: “Sono convinto – ha detto il segretario generale – che la soluzione non possa essere trovata nelle armi. Credo ancora, e dobbiamo crederci tutti fermamente, in una soluzione politica”.
Sul clima e sulla prossima conferenza di Parigi, che inizierà il 30 novembre, il segretario ha espresso il suo ottimismo. “I leader mondiali entro fine anno riusciranno ad adottare un protocollo universale sui mutamenti climatici. Sulla necessità di intervenire sul clima – ha proseguito – c’è ormai un ampio consenso nel mondo: non solo ci sono molti paesi convinti, ma si nota anche la determinazione di varie articolazioni sociali all’interno dei singoli Paesi”.