Si è consumato a Las Vegas il primo atto tra i due veri sfidanti alla Casa Bianca: Hillary Clinton e Bernie Sanders. Un duello serrato su tutti i temi di maggiore attualità ma sicuramente molto civile e senza dure parole. Gli altri tre candidati – O’Malley, Webb e Chafee – ridotti quasi a comparse.
La Clinton la spunta agevolmente, anche quando Anderson Cooper, anchorman della Cnn, ha chiesto ad Hillary sullo scandalo delle email. “Stasera sono venuta qui non per parlare delle mie email, ma dei problemi della gente”, ha reagito l’ex segretario di Stato.
“Gli americani sono stufi di sentir parlare delle tue dannate email”, ha detto Sanders tra gli applausi anche della Clinton, che l’ha ringraziato e gli ha anche stretto la mano. “Bisogna parlare dei problemi reali”, ha precisato.
Sanders, durante il dibattito, le ha tenuto testa e non ha attaccato direttamente ma ha cercato di pungolarla sulla sua vicinanza con Wall Street e i poteri forti.
“Non voglio essere votata perchè mi chiamo Clinton – ha dichiarato Hillary – ma per quello che ho fatto in passato”.
I momenti di maggiore scontro con Sanders sono la politica estera, le armi e il programma di spionaggio della Nsa. Sulla lotta all’Isis in Siria, Hillary manda un messaggio chiaro a Mosca: “Non accetteremo mai che Putin crei il caos”. Ribadisce di sostenere la ‘no fly zone’, mentre Sanders dice no ai “pantani militari”.
Alla fine la Clinton ha parlato oltre 30 minuti, tre volte di piu’ di Chaffee. Sanders 28 minuti.