Una bocciatura netta al piano della rete ospedaliera predisposto dall’ex assessore alla Sanità Lucia Borsellino (ora all’Agenas) e approvato lo scorso gennaio. Il Ministero della Salute e quello dell’Economia hanno emesso una nota congiunta nella quale in sostanza si evidenzia l’inadeguatezza delle misure adottate nell’ottica della riorganizzazione “dell’offerta ospedaliera siciliana”.
Le conseguenze potrebbero essere di notevole impatto se è vero che la riorganizzazione era considerata elemento imprescindibile per il buon funzionamento della sanità pubblica. Tra l’altro ora c’è il fortissimo rischio che saltino le tante assunzioni nel comparto ospedaliero, sbandierate dalla politica fino a pochi giorni. Già in allarme le organizzazioni sindacali e i medici che temono un ritorno a logiche che sembravano superate.
E’ l’ennesimo duro colpo alla credibilità della sanità siciliana che, dopo la felice gestione del magistrato Massimo Russo – capace di risanare i conti e di varare una riforma che aveva ridato al settore una organizzazione di sistema -, ha imboccato nuovamente una china pericolosa che porterà con ogni probabilità effetti fortemente negativi. Soprattutto è l’ennesimo duro colpo alla credibilità del governo Crocetta che per l’ennesima volta vede bocciato a Roma un provvedimento varato in Sicilia.
Barbara Cittadini, presidente dell’Aiop Sicilia, l’associazione che raggruppa una sessantina di case di cura private, ha commentato con preoccupazione. “Non conosciamo il contenuto della nota ministeriale e non possiamo quindi darne una valutazione compiuta, ma non possiamo non rilevare che abbiamo sempre avuto ragione nel sostenere che la suddetta rete contiene rilevanti e palesi criticità. L’Aiop non ha condiviso nè i precedenti, nè quest’ultimo progetto di rete ed ha formalmente proposto ricorso al Tar, che ha emesso una sentenza, la numero 150/15 che ha riscontrato positivamente le criticità da noi puntualmente indicate. In merito a quanto rilevato dal Ministero della Salute sulla programmazione, che cioè la definizione del fabbisogno assistenziale organizzativo e strutturale è di esclusiva competenza regionale, non si può che concordare“.
“Corre obbligo precisare che, al riguardo, l’Aiop non ha mai fatto, nè avrebbe potuto farla, alcuna proposta alla Regione – aggiunge Barbara Cittadini – Va, però, rilevato che il regolamento Balduzzi, sul quale, verosimilmente, si basano i rilievi ministeriali, è stato pubblicato in aprile e cioè successivamente all’emanazione della rete regionale. Siamo certi che l’assessore Gucciardi, alla luce dell’intervenuto regolamento, adeguerà il progetto di rete ai principi in esso contenuti e a quelli che saranno emanati da parte della Intesa Stato regioni, così come sempre richiesto dall’associazione che ho il privilegio di rappresentare”.