Dopo la spaccatura che si è creata nella maggioranza ieri sul Ddl unioni civili, e in particolare della “stepchild adoption”, si è stabilito di dare indicazione di voto secondo coscienza alla riunione dell’ufficio di presidenza. Ma il nodo dello scontro adesso invece sono i tempi di approvazione della legge.
Il ddl è stato incardinato per oggi in Aula al Senato. Il Pd ha insistito nel chiedere che il testo sia portato in aula al Senato subito dopo l’approvazione delle riforme.
I centristi di Ap avevano fatto sapere che voteranno contro la richiesta del Pd di calendarizzare il ddl in Aula subito dopo le riforme. Sulla richiesta presentata da Ap è intervenuto il presidente dei senatori centristi Renato Schifani, dicendo: “Mi sembra una questione più di immagine e non di contenuti”.
Sulla questione è intervenuto di nuovo il ministro dell’Interno, e leader dell’Ncd, Angelino Alfano che ha espresso il suo parere favorevole per ampliare “i diritti patrimoniali anche per coppie dello stesso sesso”, ma ha ribadito il suo “no all’adottabilità dei figli” perché “i bambini hanno diritto a una mamma e a un papà e con i bambini non si scherza”.