ITALIA: Buffon 6; Barzagli 6 (dal 33′ Candreva 6), Bonucci 6, Chiellini 5; Darmian 6,5, Florenzi 7, Montolivo 6,5 (dal 23′ s.t. Bertolacci 6,5), Soriano 6, De Sciglio 6; Eder 7 (dal 17’s.t. Giovinco 6), Pellè 6,5. All.: Antonio Conte 6,5.
I MIGLIORI DELL’ITALIA:
Eder: ben più di un titolare fisso. Eder è l’uomo della svolta azzurra, alla faccia degli anti-oriundi. L’intesa con Pellè è sorprendente. Peccato per il super Nyland incontrato questa sera, forse l’unico vero avversario in grado di fermare l’esuberanza del numero 17 azzurro.
Montolivo: ordine, poche sbavature e geometrie interessanti. L’assenza di Verratti non si sente poi così tanto e non è certo roba da poco. Nonostante il momento poco brillante del “suo” Milan, Montolivo è apparso in ottime condizioni. Un arma in più per il centrocampo di Conte.
Florenzi: Un gol da primo posto per la freccia romanista. Bene, molto bene nella ripresa. Meno brillante nella prima frazione. Poi la rete del pari, mille sgroppate, un gol validissimo annullato per fuorigioco inesistente e assist decisivo per il gol del 2-1 finale.
I PEGGIORI DELL’ITALIA:
Chiellini: È brutto ripetersi in negativo, specie se ti chiami Giorgio Chiellini. Esattamente come a Baku, il centrale juventino commette un errore inspiegabile regalando a Tettey un assist al bacio per l’1-0. Cosa c’è che non va? È una questione di modulo? A Conte l’ardua sentenza. Ma così non ci siamo proprio.
De Sciglio: Non è una bocciatura netta, semplicemente una bacchettata sulle nocche. Giocare titolari in Nazionale a 22 anni è un privilegio che non merita di essere contraccambiato da un atteggiamento di sufficienza. Dispiace, perché a nostro avviso il giovane terzino del Milan ha tutte le carte in regola per diventare un giocatore di caratura internazionale. Rimedi quanto prima.
NORVEGIA: Nyland 7,5; Eladbellaoui 5, Hovland 6, Forren 5, Aleesami 4,5; Johansen 5, Tettey 7, Berget 6,5 (dal 33′ Berisha s.v); Skjelbred 6 (dal 6’s.t. Samuelsen 4,5), Henriksen 5 , Soderlund 5 (dal 15′ King 5). All.: Per-Mathias Høgmo 6.
