“Il Csm intervenga senza indugi sul caso dei cinque magistrati di Palermo indagati a Caltanissetta nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dei beni sequestrati alla mafia”. È la richiesta rinnovata dal presidente del Tribunale di Palermo Salvatore Di Vitale convocato dalla Prima Commissione del Csm in seguito allo scandalo sulla gestione dei beni confiscati alla mafia.
Durante l’audizione formale, in cui hanno partecipato tutti i componenti della Prima Commissione, Di Vitale ha sottolineato come all’interno dell’ambiente giudiziario si respiri un clima di forte disagio e di sospetto ed ha fatto presente che i suoi strumenti di intervento non possono essere risolutivi.Ha infine invitato il Csm ad assumere iniziative.
La convocazione del presidente del Tribunale di Palermo è il primo atto dell’istruttoria riguardante i cinque giudici, che saranno sentiti nei prossimi giorni, indagati a vario titolo dalla procura di Caltanissetta per la gestione dei beni sequestrati alla mafia.