Dopo il presidente dell’Uefa Michel Platini, finito al centro delle indagini della Procura svizzera per alcuni pagamenti sospetti effettuati da Blatter a suo favore, un altro candidato alla presidenza della Fifa è stato messo sotto inchiesta: si tratta del coreano Chung Mong-joon, sospettato di corruzione.
A confermare tutto è stato lo stesso Chung: la commissione etica, ha rivelato il coreano, ha aperto un’indagine per il suo sostegno alla candidatura ai Mondiali 2022 della Corea del Sud, poi fallita.
“Rischio 19 anni di squalifica – rivela Chung – ma è chiaro che la commissione agisce come un killer della corrente che fa capo a Blatter: stanno tentando di danneggiare la mia candidatura“, accusa il coreano.
L’elezione del nuovo presidente Fifa è fissata per il prossimo 26 febbraio, ma le candidature dovranno prima passare al vaglio di una valutazione basata sui principi etici.
Al momento, a farsi avanti per la successione di Blatter è stato proprio l’attuale presidente dell’Uefa, Michel Platini, insieme ad Ali bin al-Hussein, principe di Giordania.