Nel corso dell’udienza generale in piazza San Pietro, Papa Francesco ha ripercorso i momenti più importanti del suo viaggio negli Stati Uniti.
Bergoglio si è soffermato sul suo viaggio apostolico a Cuba e negli Stati Uniti, ribadendo la sua posizione sul tema immigrazione: “È stato un passaggio emblematico, un ponte che grazie a Dio si sta ricostruendo. Dio sempre vuole costruire ponti; siamo noi che costruiamo muri! I muri crollano, sempre!“.
“Negli Stati Uniti ho compiuto tre tappe – ha ricordato il Papa -. Ho incontrato le Autorità politiche, la gente comune, i Vescovi, i sacerdoti e i consacrati, i più poveri ed emarginati. Ho ricordato che la più grande ricchezza di quel Paese e della sua gente sta nel patrimonio spirituale ed etico. E così ho voluto incoraggiare a portare avanti la costruzione sociale nella fedeltà al suo principio fondamentale, che cioè tutti gli uomini sono creati da Dio uguali e dotati di inalienabili diritti, quali la vita, la libertà e il perseguimento della felicità”.
Papa Francesco si sofferma poi sulla figura di Junìpero Serra, da pochi giorni proclamato santo: “San Junípero mostra la strada della gioia: andare e condividere con gli altri l’amore di Cristo. Questa è la via del cristiano, ma anche di ogni uomo che ha conosciuto l’amore: non tenerlo per sé ma condividerlo con gli altri. Su questa base religiosa e morale sono nati e cresciuti gli Stati Uniti d’America, e su questa base essi possono continuare ad essere terra di libertà e di accoglienza e cooperare ad un mondo più giusto e fraterno”.
Bergoglio ha parlato anche della commovente tappa a Ground Zero: “Per la pace e la fraternità abbiamo pregato presso il Memoriale di Ground Zero, insieme con i rappresentanti delle religioni, i parenti di tanti caduti e il popolo di New York, così ricco di varietà culturali”.