Una Piazza Montecitorio gremita e colorata di rosso ha fatto da sfondo al funerale di Stato concesso a Pietro Ingrao, leader storico del Pci e padre della Repubblica. Un lungo applauso ha salutato l’arrivo del feretro, successivamente i presenti hanno intonato davanti al palco allestito all’ingresso della Camera “Bandiera rossa” e ‘Bella ciao”.
Tanti i politici e i volti noti presenti in prima fila sul palco. Da Fausto Bertinotti, all’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con la moglie Clio passando per il premier Matteo Renzi seduto vicino al presidente del Senato Pietro Grasso. Presente anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella e la presidente della Camera Laura Boldrini.
Proprio alla terza carica dello Stato è toccato il primo saluto: “Cento anni. Una vita intera spesa per la libertà e la democrazia nel nostro paese. Con Pietro Ingrao scompare una grande personalità della politica italiana. Un uomo colto, onesto e animato da una forte passione ideale.
“Lo slancio ideale di Pietro Ingrao sempre presente nella sua azione pubblica – ha proseguito la Boldrini – unito alla sobrietà e al rigore nel suo stile di vita hanno insegnato a diverse generazioni che la politica può essere una cosa bella, coinvolgente, fatta per il bene comune e non per tornaconto personale”.
Poi è stata la volta del compagno di partito Alfredo Reichlin: “Questo Paese ha una storia, ma noi non l’abbiamo custodita bene. Perché volevamo la luna o perché non l’abbiamo voluta abbastanza? Della antica parola ‘sinistra’ si sono persi molti significati. Forse mi sbaglio, ma sento rinascere il bisogno di uomini che pensano e guardano lontano”.
“Di uomini che sentono che il vecchio non può più – prosegue l’ex politico e partigiano comunista – ma il nuovo non è ancora abbastanza. Ingrao ci ha detto che la politica non può ridursi a mercato a lotte di potere. Abbiamo bisogno di uomini come lui, di nuovi dubbi e nuove analisi”.
“Lui è stato un papà speciale – ha poi dichiarato dal palco la figlia Renata – che veniva fermato per strada, che appariva in tv e sui giornali, impegnato nelle sue battaglie e nelle sue convinzioni, nelle sue passioni politiche di uomo di sinistra condivise con mia madre”.
“Questa vita se la portava anche dentro casa, in famiglia, non è mai stato qualcosa di separato da noi, attraversava anche le nostre vite. Il suo impegno l’ha vissuto sempre nella passione per le vite degli altri“. Ha poi concluso Renata Ingrao tra un fitto sventolio di bandiere palestinesi, vessilli de L’altra Europa con Tsipras e della Filctem Cgil.
Foto da Twitter.