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La chemioterapia non arrecherebbe danni al feto | Nuove speranze per le gestanti affette da tumore

L’uso della chemioterapia negli ultimi due trimestri di gravidanza non danneggerebbe i feti: una buona notizia per le sfortunate donne che, incinte, sono colpite da tumori maligni.

L’indagine, compiuta su 129 bimbi nati da mamme che avevano subito trattamenti chemioterapici negli ultimi 6 mesi di gravidanza, è stata presentata al Congresso sui Tumori di Vienna e pubblicata sul ‘New England journal of medicine’.

È emerso che sia lo sviluppo cognitivo dei piccoli che le loro funzioni cardiovascolari sono risultate normali ed intatte a tre anni di età nonostante le madri si fossero sottoposte a chemio durante la gravidanza.

Lo studio potrebbe evitare alle donne di scegliere tra abortire o tentare un parto prematuro in caso di tumore.

“Non abbiamo individuato alcuna differenza tra lo sviluppo cognitivo e cardiologico dei bambini nati da madri sotto chemio e altri di un gruppo di controllo, venuti alla luce da mamme sane”, ha dichiarato Frederic Amant, l’autore principale della ricerca condotta all’università Cattolica di Leuven in Belgio.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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