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Maxitruffa con carte di credito clonate, 24 fermi | Scoperta una banda con base a Palermo VIDEO

Scoperta una vasta organizzazione criminale con base a Palermo, ma con ramificazioni anche in ambito nazionale (Sicilia e Lazio) e con profili internazionali (Russia, Ucraina e Romania), che intascava ingenti somme di denaro grazie all’uso fraudolento di codici di carte di credito clonate.

La Squadra mobile e la Polizia postale di Palermo stanno eseguendo un provvedimento di fermo emesso dalla Procura della Repubblica nei confronti di 24 persone accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione, al riciclaggio e all’indebito utilizzo di codici di carte di credito clonate.

L’operazione, denominata ‘Free Money’, è partita dalla denuncia presentata dal direttore di una banca di Palermo che ha raccontato agli inquirenti di un tentativo di frode con carte di credito clonate, avvenuto attraverso l’uso illegale di un Pos di una ditta di autonoleggio.

Le indagini si sono avvalse di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, riscontrate, tra l’altro, da servizi di pedinamento, osservazione sul territorio e accertamenti bancari.  Il voluminoso giro di affari illeciti accertato dagli investigatori ammonta a circa 3 milioni di euro.

Alcuni dei fermati nell’operazione ‘Free money’ della Polizia sarebbero vicini a famiglie mafiose palermitane.

Questa circostanza induce gli inquirenti a sospettare che la truffa rappresenti un inedito e finora inesplorato canale di approvvigionamento della mafia. La banda sarebbe stata a conoscenza di sofisticate nozioni informatiche.

Le vittime della truffa sono, nella maggior parte dei casi, cittadini americani le cui carte di credito, sarebbero state clonate da hacker russi con un danno di svariate migliaia di dollari. La portata del fenomeno, già da tempo, aveva assunto dimensioni considerevoli, tanto da destare la preoccupazione delle autorità statunitensi e l’interesse dei media d’oltreoceano.

Oltre agli americani erano stati truffati anche cittadini di Singapore, del Qatar, dell’Indonesia, dell’Australia e degli Emirati Arabi. La banda di palermitani aveva acquistato dei codici di carte di credito e per giustificare i prelievi aveva creato diverse società di autonoleggio fantasma. Una creata a Milano chiamata Expo 2015. Solo questa aveva fruttato 500 mila euro agli uomini della banda alcuni dei quali referenti di Cosa Nostra.

Questi i nomi. Cristian Giuseppe D’Orso, Paolo Auteri, Ferdinando D’Orso, Giammarco Alletto, Alberto D’Orso, Filippo Lo Giudice, Andrea Mirino, Bernardo (Dino) Sanfilippo, Vincenzo De Lisi, Dario Stancampiano, Salvatore Alessio Coglitore, Sonia Sanfilippo, Pietro Scarpisi,  Giuseppe De Biase, Michele Stancampiano,Enrico Sanfilippo, Riccardo Di Girolamo, Giovanni Filpo,  Sorin Boltasiu,  Antonio Vincenzo Lo Piccolo, Renjun Wu, Salvatore Saitta, Luca Salvatore Vaccaro, Margareta Boltasiu.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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