Il prossimo 2 novembre saranno 40 anni dall’assassinio di Pier Paolo Pasolini. Insieme alle celebrazioni che si terranno in tutta Italia per ricordare le scrittore e regista bolognese, tornerà nelle sale “Salò o le 120 giornate di Sodoma”. Restaurato a cura della Cineteca di Bologna e della Cineteca Nazionale, arriverà nei cinema italiani nella versione integrale.
Il restauro, realizzato dal laboratorio “L’Immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna”, è stato premiato alla Mostra del cinema di Venezia tra i restauri di Venezia classici, giudicato da una giuria di giovani, fatto questo rilevante.
“Salò” è un film importante sia per l’impatto che ha avuto quando è uscito sia perché Pasolini finì il montaggio il giorno prima di essere ucciso all’idroscalo di Ostia. Quando uscì nelle sale due mesi dopo il suo assassinio arrivò al pubblico come il suo testamento.
Ispirato al romanzo del marchese De Sade (ma anche agli scritti di Barthes), con un’ambientazione trasferita nella Repubblica di Salò del ’44, il film interpretato da Paolo Bonacelli, Giorgio Cataldi, Uberto Paolo Quintavalle, Aldo Valletti, Caterina Boratto, Elsa De Giorgi, venne prima respinto dalla censura. Dopo l’omicidio di Pasolini, fu difficile non farlo uscire e così arrivo in sala, tagliato e vietato ai minori ma immediatamente seguestrato, oggetto di attacchi neofascisti.