Che su Marte vi fossero tracce storiche della presenza di acqua non è certo una novità. Già nel 2008, infatti, la sonda Phoenix era stata illuminante in tal senso. Conferme poi rafforzate dalle successive scoperte di Curiosity nel 2012. Oggi, però, la Nasa ha rivelato che quell’acqua che lasciava strane striature scure sui minuscoli ruscelli era salata.
La prova è stata pubblicata su Nature Geoscience e arriva dal satellite americano Mro (Mars Reconnaissance Orbiter). Gli studi sono stati condotti dal gruppo dell’Istituto di Tecnologia della Georgia guidato da Lujendra Ojha. Si tratterebbe di “rivoli” stagionali con tracce di sali che si formano solo in presenza di acqua.
Enrico Flamini, coordinatore scientifico dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), ha spiegato che “è la prima prova che dimostra l’esistenza di un ciclo dell’acqua sulla superficie di Marte”. L’annuncio è stato affidato a una conferenza stampa trasmessa in diretta streaming.