Nominati dal nuovo presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, Mario Fontana, i primi amministratori giudiziari dopo l’indagine della procura di Caltanissetta sui beni confiscati e sequestrati alla mafia. Si tratta di un prefetto donna in pensione e un avvocato noto per il suo impegno nella società civile sono Isabella Giannola, che fu la prima donna prefetto in Sicilia, già vicedirettore del Cesis, l’organismo di coordinamento dei Servizi segreti, e Antonio Coppola, civilista, avvocato dei Mattarella.
L’ex prefetto si occuperà della gestione del patrimonio della famiglia Rappa, come riporta il Giornale di Sicilia, valutato circa 800 milioni, Coppola seguirà l’amministrazione dei negozi Bagagli, entrambi sequestrati per mafia. Delle due gestioni si occupava fino a pochi giorni fa solo l’avvocato Walter Virga, 35 anni, che si era dimesso perché coinvolto nell’indagine della Procura di Caltanissetta.
Nella stessa inchiesta sono implicati, fra gli altri, la ex presidente della sezione, Silvana Saguto, e il padre del giovane avvocato, Tommaso Virga, ex consigliere del Csm e oggi presidente di sezione del Tribunale del capoluogo dell’Isola.
Un altro amministratore giudiziario indagato, Gaetano Cappellano Seminara, non ha invece lasciato l’incarico. La decisione è stata adottata non sulla base dei curricula presentati prima e dopo lo scoppio dello scandalo che ha portato all’azzeramento delle misure di prevenzione, ma secondo i criteri fiduciari consentiti dalla legge.
E secondo quanto riporta il quotidiano ‘Il Messaggero’ “verifiche sarebbero in corso, sul contenuto di alcune presunte conversazioni intercettate tra il prefetto di Palermo Francesca Cannizzo e l’ex presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo”.