È a rischio la partenza del campionato di Serie A femminile. L’Aic, infatti, ha preso posizione sui problemi della disciplina in Italia, non escludendo la possibilità di uno sciopero delle calciatrici.
Il sindacato dei calciatori dichiara in una nota: ”Qualora i problemi del movimento non dovessero essere risolti, non si gioca”. “Nel corso del consiglio federale dello 31 agosto è stato formato un comitato esecutivo che avrebbe dovuto prendere decisioni virtuose sul Calcio Femminile, ma ad oggi non è arrivata alcuna convocazione ufficiale, nonostante il fermento e l’evidente malcontento che il movimento ha continuato a mostrare nei vari incontri.”
Vincolo sportivo, accordi economici pluriennali, fondo di garanzia (nonchè una diffusa carenza organizzativa e di attenzione mediatica) sono i temi più caldi menzionati dall’Aic, che conclude: “Questa disciplina è ormai stanca di essere considerata una “ruota di scorta” rispetto al resto d’Europa”.
Di altro tenore sono le parole del presidente della Figc, Carlo Tavecchio: “Stiamo lavorando nella direzione giusta e continueremo a farlo, realizzando cose concrete che fino a qualche tempo fa sembravano solo utopia”. Tavecchio ritiene poi “poco comprensibile” la minaccia di bloccare la serie A.
“I progetti della FIGC per lo sviluppo del calcio femminile in Italia hanno avviato un’evidente crescita del movimento a livello giovanile e dilettantistico, favorendo inoltre, per la prima volta, un impegno diretto da parte dei club professionisti. L’attenzione verso il calcio femminile in Italia non è mai stata così alta“, conclude il presidente federale”