Chiesto l’ergastolo per Dorotea De Pippo, la ex colf che secondo i pm ha avuto “un ruolo primario” nell’organizzazione della strage di Caselle. Lo hanno sostenuto in aula i pm Fabio Scevola e Roberto Sparagna, che hanno chiesto l’ergastolo per la donna. La famiglia sterminata nel gennaio 2014.
Per la procura “è stata lei – hanno aggiunto – a caratterizzare il movente della strage, che non fu determinata soltanto da ragioni economiche”, ossia per sottrarre alla famiglia denaro e carte di credito che poi furono spesi dall’ex colf.
“Risentimento, rabbia e rancore della donna – hanno proseguito – furono alla base del triplice omicidio premeditato“. Secondo i due magistrati, la strage fu compiuta da Palmieri in soli 13 minuti, tra le 18.13 e le 18.26 del 3 gennaio 2014, dopo che Dorotea De Pippo e Giorgio Palmieri si erano recati a casa degli Allione con la scusa di chiedere un prestito.
L’ex colf lasciò la casa pochi minuti prima che il marito sterminasse la famiglia e poi lo attese facendosi consegnare denaro e carte di credito sottratti dopo il delitto. Fu proprio Palmieri, dopo avere confessato di avere commesso il triplice omicidio, a chiamarla in causa sostenendo che se non avesse assecondato il piano della moglie lei lo avrebbe lasciato. I pm hanno chiesto che non vengano concesse attenuanti di nessun tipo.