La Procura e la Finanza, a 13 giorni dalla scomparsa di Pierluigi Tartari, pensionato di 73 anni, dalla sua casa di Aguscello nel Ferrarese, hanno arrestato una persona e altre sarebbero indiziate per la rapina-aggressione avvenuta in quella notte. La svolta è arrivata nei giorni scorsi con l’arresto, così come riferisce Nuova Ferrara, di uno degli uomini coinvolti nel caso, grazie ai riscontri raccolti dagli ispettori della squadra Mobile.
Il cadavere non è stato trovato nonostante ricerche eseguite per giorni con cani molecolari e un’imponente task-force, durate una settimana tra Aguscello, dalla casa dello scomparso, a Mizzana, il luogo in cui era poi stata abbandonata la sua auto, sulla quale il pensionato fu costretto a salire dai rapinatori.
Si sta ipotizzando uno scenario, ancora da verificare con certezza processuale, in cui l’anziano sarebbe morto durante il sequestro.
La persona arrestata, ora in carcere, sarebbe stata riconosciuta da testimoni e sarebbe ritratta in diverse immagini delle telecamere dello sportello Bancomat e del market in cui era stata usata la carta di credito della vittima per acquistare telefoni e scarpe.
L’anziano, secondo gli inquirenti, sarebbe stato sequestrato dai suoi rapinatori la notte del 9 settembre, per avere garanzie sul ‘pin’ delle tessere e poter fare prelievi che, da quanto accertato, avrebbero superato di poco il migliaio di euro.
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