Nuovo allarme lanciato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Nel 2015 l’Europa “raggiungerà un livello senza precedenti di richiedenti asilo e rifugiati, salendo fino a un milione di procedure d’asilo”. Lo afferma l’Ocse all’interno del documento sulle prospettive migratorie, presentato a Parigi, parlando di “costi umani spaventosi e inaccettabili” determinati “dall’attuale crisi umanitaria senza precedenti”.
“Una stima di 350-450mila persone otterrà certamente lo status di rifugiato o simile. Si tratta di una cifra superiore a qualsiasi altra crisi dei rifugiati dalla Seconda guerra mondiale”, afferma
“Secondo le ultime stime disponibili – prosegue l’Ocse – da gennaio oltre 330mila persone sono continuate ad affluire via mare in Europa, tra cui circa 210mila sbarchi in Grecia e 120mila in Italia“.
Per l’Ocse il Paese “più colpito è la Turchia che ospita attualmente 1,9 milioni di siriani e un importante numero di iracheni”. “Tra i Paesi dell’Unione europea, Italia, Grecia e Ungheria sono in prima linea, ma i principali Paesi di destinazione sono la Germania, in termini assoluti, Svezia e Austria in termini relativi rispetto alla popolazione”.
“Una caratteristica particolarmente preoccupante dell’attuale crisi dei rifugiati è l’importante numero di minori non accompagnati tra i richiedenti asilo”, scrive l’Ocse. “La responsabilità di queste persone ricade sugli Stati, spesso sui comuni nei quali vengono identificati”.
Secondo l’Ocse, nel 2014, i minori non accompagnati che hanno presentato una richiesta d’asilo sono “stati 24mila, circa il 4% dell’insieme dei richiedenti asilo nell’Unione europea. Non tutti i minori non accompagnati finiscono nel sistema d’asilo – avverte l’Ocse – in Italia, per esempio, dei 10.500 assistiti dallo Stato nel 2014 solo il 24% ha presentato una richiesta d’asilo“.