I giovanissimi sanno quasi tutto sul cibo ma non sempre fanno buon uso delle informazioni in loro possesso. Il 70-80% di loro sa rispondere correttamente sulla presenza prevalente di proteine, vitamine e carboidrati in un alimento e sempre il 70% ha sentito parlare di Ogm ma continua a rimanere basso il consumo di pesce e legumi.
A rivelarlo è un’indagine, “Adolescenza, alimenti per crescere”, presentata a Expo e realizzata da Coop insieme a Sima, Società italiana di Medicina dell’Adolescenza e dall’Associazione ‘Laboratorio adolescenza’. L’inchiesta è stata realizzata su un campione di 2.153 studenti che frequentano la terza media.
Il 35% degli intervistati salta la colazione e la maggioranza non ha un’alimentazione variata. Il 25% dice di mangiare “sempre le stesse cose” e il 29,6% “solo le cose che mi piacciono”.
Inoltre rispetto alle rilevazioni simili del 2010 e del 2007 risulta diminuita la percentuale di chi dice di avere una dieta molto variata.
Ciò che non cambia, con il passare degli anni, sono anche gli alimenti stessi della dieta dei ragazzi. Come spiega Maurizio Tucci, presidente di Laboratorio Adolescenza, “è rimasto tutto tale e quale a cinque anni fa. I ragazzi mangiano per lo più pasta, pane, carne e frutta”.
È basso il consumo abituale di pesce (7,3%) con oltre il 30% che dichiara di mangiarlo raramente o mai. La verdura è consumata quotidianamente dal 40% del campione, la frutta dal 54,4%. In vetta c’è sempre la pasta, con il 69,6% di chi la mangia tutti i giorni o quasi.