Sparatoria nel Palermitano. Due persone sono rimaste uccise nella cava Giardinello a Trabia (Pa). Sulla vicenda indaga la polizia.
Gli agenti hanno fermato l’autore del duplice omicidio, Francesco La Russa, 49 anni, ex collega dei due operai uccisi. I tre lavoravano nella cava Giardinello.
L’uomo ha confessato, tra le lacrime, di avere ucciso oggi i due ex colleghi perché disperato dopo il licenziamento avvenuto sette mesi fa. La condizione di estrema indigenza dell’uomo sarebbe, dunque, alla base dell’omicidio.
Subito dopo l’omicidio, il presunto assassino si è rifugiato nelle campagne di Trbia dove è stato trovato dagli agenti del commissariato di Termini Imerese. È stato lo stesso La Russa a indicare il posto dove aveva nascosto l’arma, in un armadietto dentro la sua casa di campagna.
Tra La Russa e i due operai sarebbe esploso un diverbio, La Russa avrebbe tirato fuori una pistola calibro 9×21, regolarmente detenuta, e sparato al direttore della cava Gianluca Grimaldi, 39 anni, e al capo cantiere Giovanni Sorce, 56 anni.
Un altro dipendente della cava, il ragioniere dell’impresa, che si trovava nei locali, è scampato alla strage. L’uomo si è sentito male ed è stato trasportato in ospedale dai sanitari del 118. A riconoscere l’omicida è stato il cognato che lavora nella cava.
La cava, sequestrata alla mafia, è in amministrazione giudiziaria. Grimaldi era stato nominato dall’amministratore giudiziario ed è figlio di Elio Grimaldi, assistente presso la cancelleria della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo che si occupa del’assegnazione dei beni sequestrati alla mafia.
Grimaldi, sposato e padre di una bimba di tre anni, era consulente per la sicurezza nella cava, sequestrata qualche anno fa agli imprenditori Buttitta.
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