È un attacco diretto quello sferrato dal quotidiano francese “Le Monde” nei confronti della Lazio. Sotto accusa è finita la maglietta con la quale la formazione biancoceleste giocherà domani sera contro il Dnipro in Europa League: secondo la stampa francese rievocherebbe le “camicie nere” di fascista memoria.
“È una maglia che farà tornare dalla pensione Paolo Di Canio, giocatore di affermate convinzioni fasciste, che dovrebbe davvero rimpiangere di non essere in grado di scendere in campo con la sua ex squadra” – si legge nell’articolo di Le Monde – il club ha una cattiva reputazione per i suoi sostenitori neofascisti della Curva Nord, che si sono distinti più volte per slogan e cori razzisti”.
Immediata la reazione sui social di favorevoli e contrari, oltre a quella ufficiale del club: “Il nero era l’unico colore che ci avrebbe permesso di impiegare la “maglia bandiera” visto che la Uefa considera l’aquila come un logo vero e proprio e consente solo la formula “tono su tono – dice il responsabile marketing Marco Canigiani – Il colore doveva essere necessariamente scuro”.