È di 10 arresti, otto in carcere e due ai domiciliari, il bilancio di un’operazione della polizia di Brindisi.
I militari, dopo due anni di indagini, hanno scoperto un giro di prostituzione nei centri benessere e massaggi gestito da una presunta associazione criminale composta da italiani e cinesi, tra cui anche un docente universitario. Si tratta di Chu Wengchang, detto “Vincenzo”, 57 anni, residente a Lecce, a cui viene contestato il ruolo di capo della gang.
Al centro della rete di prostituzione, il centro di benessere “Peonia Rossa” (da cui prende il nome l’operazione) in pieno centro del capoluogo pugliese, era un’attività di sfruttamento.
Gli arrestati sono accusati di sfruttamento, all’induzione ed al favoreggiamento della prostituzione di giovani ragazze orientali, costrette a questa attività con violenza e minacce.
Ad alcune donne, che non intendevano sottostare alle regole rigide, sono state paventate azioni violente nei confronti di parenti in Cina. Il volume d’affari procurava al gruppo centocinquantamila euro al mese.