Molti ragazzi italiani hanno lacune a scuola e sono costretti a studiare in strutture carenti in sicurezza e servizi: è quanto afferma il rapporto “Illuminiamo il futuro 2030 – Obiettivi per liberare i bambini dalla Povertà Educativa”, nell’ambito della campagna “Illuminiamo il Futuro” di Save The Children.
Secondo i dati della ricerca, infatti, alte sono le percentuali di ragazzi che non conseguono le competenze minime in matematica e lettura (con picchi al 44,2% e 42% al sud e nelle isole), ma il rapporto si concentra anche sulla pratica dello sport e delle attività culturali, con attenzione alle disuguaglianze di genere: 23% delle ragazze contro 20% dei ragazzi è insufficiente in matematica, 23% ragazzi contro 11% in lettura.
Per quanto riguarda la pratica di sport, è il 51% delle ragazze a non praticarlo e il 40% dei ragazzi. Sono gli uomini, invece, a visitare poco i musei, a leggere e ad informarsi (sui giornali o in rete). Su un piano geografico, invece, circa il doppio sia dei ragazzi rispetto alle ragazze non raggiunge la sufficienza rispetto ai coetanei del settentrione.
Altro punto focale è il tema dell’edilizia scolastica e della qualità delle scuole. Qui il problema è generale: in Italia il 45% delle scuole è priva di un certificato di agibilità e/o abitabilità, il 54% degli edifici non è in regola con la normativa anti-incendio e il 32% non rispetta le norme anti sismiche (in Toscana, Campania, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Veneto il 70% o più dei ragazzi frequenta scuole inadeguate, percentuale che cala a quasi un terzo nella Provincia Autonoma di Trento e Bolzano e in Valle d’Aosta) e su circa 33 mila edifici censiti in modo completo dall’anagrafe scolastica, il 50% è stato costruito prima del 1971, anno di entrata in vigore della normativa sul collaudo statico. Tutto ciò in un quadro dove il 40% degli edifici si trova in zone a rischio sismico (la metà dei quali al Sud) e il 10% in aree a rischio idrogeologico.
L’incrocio dei dati fotografa una situazione sconfortante: ben il 60% di ragazzi e ragazze frequenta scuole inadeguate all’apprendimento e, laddove ci siano componenti di povertà, le scuole non adeguate contribuiscono ad accentuare la povertà educativa, arrivando a percentuali di insufficienza in matematica e lettura anche del 45% e del 41% dove le scuole non sono munite di una rete internet efficiente (la percentuale di aule non connesse supera il 30% in Basilicata, Piemonte, Veneto, Lazio, e Friuli Venezia Giulia, con una punta di quasi il 40% in Calabria).
Scopo del rapporto è sensibilizzare politica e opinione pubblica alla ricerca di soluzioni, fissandosi come obbiettivo l’eliminazione, entro il 2030, in Italia, della povertà economica ed educativa, sull’esempio dei nuovi obiettivi di Sviluppo Sostenibili indicati dalle Nazioni Unite. Tutti i minori devono poter apprendere, sperimentare, sviluppare capacità, talenti e aspirazioni; tutti i minori devono poter avere accesso all’offerta educativa di qualità, eliminando la povertà minorile per favorire la crescita educativa.