Il Vaticano si è già mosso, adesso tocca alle parrocchie in giro per l’Europa: l’accoglienza dei migranti è una priorità assoluta. Questo il messaggio lanciato da Papa Francesco nel corso di un’intervista concessa alla radio cattolica portoghese Renascenca: “Viene un rifugiato con le misure di sicurezza e bisogna riceverlo perché è un comandamento della Bibbia”.
“Mosé lo dice al suo popolo: ricevi il forestiero perché anche voi foste forestieri in Egitto, no?” Il Vaticano ha già individuato due famiglie di profughi da ospitare che rimarranno “quanto il Signore desidera”. Quindi l’appello: “Ogni parrocchia, ogni istituto religioso, ogni monastero accolga una famiglia. Una famiglia, non una persona”.
Il tutto, però, con i dovuti controlli. Bisogna accogliere dunque “una famiglia con garanzie di sicurezza in modo che non ci siano infiltrazioni di altro tipo perché è vero che le condizioni di sicurezza territoriale oggi non sono le stesse di altre epoche, è vero che abbiamo a 400 km dalla Sicilia una guerriglia terrorista estremamente crudele per cui il pericolo di infiltrazioni c’è“.
“Quando dico che una parrocchia accolga una famiglia non dico che devono vivere nella canonica, nella casa parrocchiale, ma che tutta la comunità parrocchiale veda se c’è un luogo, un luogo del collegio o, nel peggiore dei casi, che venga accolta in un appartamento modesto per questa famiglia – spiega il Pontefice – perciò che abbiano un tetto e che siano accolti”.
Poi una stoccata anche alla gestione “commerciale” di alcuni conventi: “Se un convento lavora come un hotel paghi le imposte. Ci sono conventi che sono quasi vuoti – prosegue – Alcune congregazioni dicono: no, ora che il convento è vuoto, faremo un hotel, un albergo, e possiamo ricevere gente, e con ciò ci manteniamo e guadagniamo denaro”.
“Bene, se desideri questo, paga le imposte. Un collegio religioso è esente dalle imposte perché religioso, però se lavora come un hotel che paghi le imposte come chiunque altro. Altrimenti l’affare non è molto sano”, ribadisce Papa Francesco condividendo di fatto alcune posizioni già emerse recentemente nel dibattito politico italiano.
Infine l’appello all’Europa, affinché torni “torni a essere la madre Europa”.”Oggi invece, a causa della crisi demografica, è diventata “nonna Europa” – conclude il Papa – Giustamente quando c’è uno spazio vuoto, la gente cerca di riempirlo: se un paese non ha figli, i migranti vengono ad occuparne il posto”.