“Non sono una razzista senza scrupoli. Sono andata nel panico quando il cordone della polizia è saltato e le persone hanno cominciato a correre”. Il suo sgambetto a un migrante con in braccio il figlio che cerca di scappare dalla polizia ha suscitato indignazione in tutto il mondo. Adesso la video-reporter della tv ungherese legata al partito di estrema destra Jobbik, Petra László, cerca di spiegare quel gesto e di scusarsi sulle colonne del quotidiano inglese Guardian.
Lage in #Roeszke #Hungary weiter schlimm – Polizei überfordert – Flüchtlinge durchbrechen Polizeikette – Verletzte! pic.twitter.com/GlMGqGwABb
— Stephan Richter (@RichterSteph) 8 Settembre 2015
“Stavo filmando poi tutto ad un tratto i migranti hanno rotto il cordone della polizia e tutti hanno iniziato a correre, uno di loro è corso verso di me e ho avuto paura”. László che è stata licenziata dall’emittente e indagata dalla procura di Szeged: “A un tratto è scattato qualcosa in me – racconta – ho pensato che mi stavano attaccando e il primo istinto è stato quello di difendermi”. “Ora sono una donna disoccupata, ho dei bambini piccoli. Mi scuso per quanto è accaduto”.
Il racconto della donna stride con le immagini dei video che la riprendono mentre in due occasioni sgambetta i migranti in fuga nelle campagne nei pressi del villaggio ungherese di Roszke, vicino al confine con la Serbia. La prima volta, la videoreporter sgambetta un uomo che tiene in braccio il figlio. La seconda volta, una bambina.