La campagna social “Too Young To Drink“, lanciata in occasione della Giornata internazionale della sindrome feto alcolica, è stata pensata per dire “stop” al consumo di alcol in gravidanza.
Uno studio pubblicato dalla fondazione svizzera Addiction Suisse ha stabilito che in Europa assumere alcol durante la gravidanza causa seri danni a un neonato su cento. Una ricerca italo-spagnola ha dimostrato che a mettere in pericolo la vita del nascituro bastano anche modeste quantità di alcol.
Let’s make Fetal Alcohol Syndrome Disorder extinct! An alcohol-free 9 mo. is the PERFECT prego cocktail! #FASDday pic.twitter.com/C1lfknnZBn
— MotherToBaby (@MotherToBaby) 9 Settembre 2015
Lo studio, diretto da Simona Pichini dell’Istituto superiore di sanità e in pubblicazione sulla rivista Clinical Chemistry and Laboratory Medicine, è stato condotto su 168 coppie mamma-neonato dell’Hospital del mar di Barcellona. I test hanno evidenziato che gli effetti del consumo anche modesto di alcol sul feto, chiamati Fasd (Fetal alcohol spectrum disorders), possono portare a malformazioni alla nascita, disturbi dell’apprendimento e mentali.
La campagna è sostenuta anche da quella della European Fasd Alliance diffusa in 20 Paesi tra cui l’Italia attraverso immagini choc che mostrano feti immersi in differenti tipi di bevande alcoliche, dal vino alla birra passando per rum, vodka, whisky e brandy.