Assumere vitamina C fa bene come camminare. L’apporto consigliato ogni giorno di questa vitamina aiuta la circolazione del sangue allo stesso modo di una bella passeggiata a piedi.
La vitamina C infatti riduce l’attività di una proteina associata al restringimento dei vasi sanguigni. Questo però non vuole dire che l’attività fisica deve essere bandita.
La scoperta fatta dai ricercatori dell’Università del Colorado testando un piccolo campione di persone in sovrappeso o obese, spesso interessate da malattie vascolari, potrebbe aver scoperto un valido alleato per chi è poco incline all’esercizio fisico, che comunque è sempre consigliabile da abbinare a una corretta alimentazione.
Come già dimostrato, l’attività della proteina endotelina-1 aumenta nelle persone con chili di troppo. Di conseguenza i piccoli vasi tendono a restringersi e diventano meno in grado di rispondere alla domanda di flusso sanguigno, aumentando, così, il rischio di malattie vascolari.
L’esercizio fisico riduce l’attività della endotelina-1, ma inserirlo in una routine quotidiana può essere difficile. Per questo, lo studio condotto dal team statunitense ha confrontato gli effetti della vitamina C e dell’attività fisica nei confronti di questa sostanza.
I ricercatori hanno diviso 35 partecipanti (in sovrappeso o obesi) in due gruppi: uno di 20 persone che ha assunto un supplemento giornaliero di vitamina C ad una dose a rilascio di 500 mg al giorno e un altro gruppo di 15 che ha invece effettuato esercizio fisico aerobico. Dopo tre mesi, entrambi i gruppi avevano ridotto la vasocostrizione dovuta a endotelina-1-mediata.