Tempi duri per chi si rifiuta di accogliere i profughi. Nella proposta della Commissione europea, i Paesi che non intendono partecipare alla ripartizione obbligatoria dei profughi (esercitando la cosiddetta opt out) andranno incontro al pagamento di una sanzione dello 0,002% del Pil.
È quanto riferiscono fonti Ue. L’opt out sarà possibile solo per un anno e le motivazioni saranno vagliate da Bruxelles.
Il Dipartimento di Stato degli Usa sta valutando i passi da intraprendere per aiutare l’Unione europea ad affrontare l’emergenza profughi. Lo ha detto il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest. Intanto il segretario di Stato, John Kerry, dipinge uno scenario apocalittico per il futuro: “Pensate che le migrazioni oggi siano una sfida per l’Europa, ma aspettate di vedere cosa accadrà quando mancheranno acqua e cibo”.
“Grecia e Italia non possono da sole accogliere tutti i profughi che arrivano sulle coste”. Lo ha detto Angela Merkel, ribadendo a Berlino che servono quote vincolanti.
Intanto è partita la circolare del Viminale ai prefetti per la pianificazione dell’accoglienza di altri 20 mila immigrati. La distribuzione è sempre per quote regionali che dovranno essere definite entro pochi giorni.