Tra Italia e Francia scoppia una lite sui confini del Monte Bianco. Tutto è nato dalla singolare iniziativa del sindaco di Chamonix Eric Fournier che ha fatto bloccare l’accesso al ghiacciaio del Gigante dal rifugio Torino, considerandolo in territorio francese.
Le proteste a Courmayeur non sono certo mancate: “Lassù è Italia, non hanno competenza”. Fabrizia Derriar, sindaco del comune valdostano ha dichiarato: “Si tratta di una questione annosa, che deve essere affrontata e risolta. È necessario che si arrivi a una definizione dei confini che fortunatamente oggi non avviene più con le guerre ma con la diplomazia e il buon senso”.
Questo è auspicabile “affinché ogni singola autorità possa esercitare il proprio lavoro sul territorio di cui è competente, perché questo ha risvolti anche sugli interventi relativi alla sicurezza o ai soccorsi. Con il sindaco di Chamonix ci siamo sentiti più volte – ha detto ad Adnkronos – l’esigenza è quella di regolamentare in qualche modo l’accesso al ghiacciaio“.
“Il problema fondamentale, al di là di questo specifico caso, è avere una definizione congiunta del confine“, ha proseguito Derriard. Italia e Francia non applicano per la definizione dei confini la stessa cartografia. L’Italia fa riferimento alla cartografia riconosciuta a livello internazionale della Nato, mentre sulla cartografia francese la cima risulta tutta francese”.
I tecnici sono al lavoro: “In questo momento in Valle d’Aosta stanno cercando di risolvere e analizzare il problema dal punto di vista tecnico i due rappresentanti dell’Istituto geografico militare italiano e francese – spiega il sindaco di Courmayeur – per cercare di rintracciare i confini verso la Francia. Successivamente sarà necessario un sostegno diplomatico“.