L’onore e il rispetto 4, Tonio viene assolto | Il bimbo di Carmela è figlio del boss

di Claudia Argento

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L’onore e il rispetto 4, Tonio viene assolto | Il bimbo di Carmela è figlio del boss

| venerdì 04 Settembre 2015 - 20:49

La puntata si apre con Donna Carmela che punta la pistola contro Lee Di Maggio… O il ragazzo accetterà di far parte della sua squadra o lei lo ucciderà: Lee accetta immediatamente. Lui e Carmela diranno alla cosca americana che ad uccidere Tom Di Maggio è stato Tonio Fortebracci con l’aiuto di Jennifer, che ormai giace morta sul letto.

> RIASSUNTO PRIMA PUNTATA

Ettore De Nicola si confida in carcere con alcuni detenuti che però altro non sono se non infiltrati: Tonio vuole costituirsi e affrontare liberamente il processo, ma ha in mente un piano. Di questo si rende subito conto il commisario Rolla che si attiva immediatamente per difendere l’unico testimone che potrebbe incastrare Tonio, Paride De Nicola.

Donna Carmela e Lee riuniscono la cupola mafiosa e annunciano che Tonio Fortebracci è l’unico colpevole della morte di Tom Di Maggio, ucciso per mano di Jennifer O’neill. La cosca inizialmente appare sospettosa, ma quando la donna spiega che fra Tom e Tonio era una questione d’onore, in quanto in passato Fortebracci aveva ucciso il fratello di Carmela, alla “madrina” viene dato il compito di trattare con il boss: lei adesso ha in ostaggio sua figlia Antonia.

Intanto Rolla si reca da Paride De Nicola e lo porta via in un posto blindato per salvaguardare la sua incolumità. Glenn, la vicina di casa di Paride e ormai anche sua fidanzata, viene rapita da Richi, scagnozzo di Tonio, e dall’amante del boss Dante Giordano.

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Tonio interviene nella lite fra Dante Giordano e la sua amante: subito salva la donna picchiata a sangue dall’uomo e lo caccia via. Poi tra la donna e Tonio esplode la passione.

Nel frattempo fra gli avvocati volontari della pubblica accusa che si occuperanno del caso di Tonio Fortebracci si presenta Daria Bertolaso che riesce a farsi assumere. Un infiltrato comunica a Tonio che la ragazza sarà la volontaria più facile da corrompere in quanto fragile e con una figlia sordomuta a carico… Ironia del destino: la bambina si chiama Antonia come la figlia del boss e lui si sente in colpa, non sa se è la cosa giusta servirsi della povera ragazza-madre.

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Dante Giordano ruba dal cestino della spazzatura di Tonio un biglietto scritto dal boss che, dopo avergli dato parte dei soldi pattuiti per aiutarlo a sequestrare Paride De Nicola, si accorge della mancanza… Intanto Antonia scopre che il suo rapitore, ormai amico, Michael è un malato terminale e prega affinché si salvi facendo un fioretto: non giocherà a scacchi finché lui non sarà guarito.

Improvvisamente Tonio Fortebracci si presenta al commissariato da Rolla, costituendosi e dichiarandosi innocente. Intanto, mentre stanno per essere condotti a processo, Trapanese e De Nicola si rendono conto che fra i detenuti c’è una spia.

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Ha inizio il processo e subito Richi, fingendosi un altra persona, dà a Daria una lettera da recapitare a Paride De Nicola: la ragazza, che nel frattempo riesce a leggere il labiale di Fortebracci mentre le dice “Perdonami!”, obbedisce. Dentro la busta c’è la treccina di Glenn e Paride De Nicola perde il senno, ma fortunatamente la ragazza viene ritrovata sana e salva. Ad ogni modo, il ragazzo decide di non testimoniare più e Rolla attacca la povera Daria, colpevole di avere fatto da tramite al boss, dicendole: “O sei una grande stupida o sei in combutta con questi mafiosi”.

Intanto la figlia di Dante Giordano sta per sposare uno degli scagnozzi del padre, ma in realtà sembra esserci del tenero tra il ragazzo e il fratello della giovane: che i due nascondano una folle passione? Dante Giordano, nel frattempo, si reca dal padre del suo picciotto e, con la scusa di parlare del matrimonio tra i propri figli, in realtà gli chiede di aiutarlo nel sottrarre il carico di droga a Fortebracci.

Mentre la povera Daria viene creduta complice del boss e il commissario Rolla la mette sotto controllo, Fortebracci è tormentato dal rimorso di avere coinvolto una povera innocente.

Tonio viene rilasciato, ma, venuto a sapere che Daria è stata licenziata, decide di passare a casa sua per scusarsi con la ragazza. Nonostante Daria lo cacci via, il boss le lascia una busta piena di soldi in portineria, ma non sa che sotto casa alcuni poliziotti stanno scattando delle foto per incastrare l’aspirante avvocato…

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Intanto il dott. Trapanese, procuratore capo e complice di Fortebracci, viene rilasciato… Rolla chiede a Paride De Nicola di ripensarci e aiutarlo ad incastrare il boss, ma il ragazzo, memore della morte della sua ex-ragazza, ha deciso di non voler collaborare più con la giustizia e di partire per l’America con la fidanzata Glenn.

Lee Di Maggio non riesce a dimenticare il rapporto fra Carmela e suo padre Tom. Poi si reca nella camera della donna e tenta di violentarla, ma in aiuto di Carmela intervengono sua zia e la figlia di Tonio… Ripreso il controllo, Carmela lo minaccia con la pistola e Lee rientra in camera sua. Li Causi, ormai al vertice della cosca americana, lo avverte: “Se la tocchi di nuovo ti ammazzo!”.

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Il commissario Rolla si reca al ristorante dove lavora Daria Bertolaso e le fa vedere le foto in cui si vede Fortebracci sotto casa sua. La ragazza, ancora una volta colpevolizzata di essere in combutta con il boss, molla un ceffone al commissario intimandogli di andarsene subito dal locale. Purtroppo anche il ristorante licenzia la povera Daria.

Nel frattempo il figlio di Dante Giordano si rifiuta di fare da testimone alla sorella Vincenzina e la madre prova a consolarlo: in realtà è l’amore per il fidanzato della sorella che ne scatena il pianto.

Durante la notte il commissario Rolla si reca presso la dimora di Fortebracci e da dietro il cancello gli giura che prima o poi lo metterà di nuovo dietro le sbarre.

Tonio si reca presso Don Enzo, zio di De Nicola, che avrebbe dovuto custodire il liquore affidatogli dal boss, ma manca una bottiglia e Tonio minaccia di uccidere l’uomo, poi lo risparmia.

Nel frattempo Lee torna a casa e origlia dalla porta di Carmela: viene a sapere che in realtà il bambino della donna non è figlio di suo padre Tom, ma di Fortebracci.

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