Le Borse asiatiche stanno chiudendo la seduta in negativo: Tokyo in calo del 3,8%, il listino cinese di Shenzhen del 4,3%. Molto deboli anche Shanghai e Sidney, che cedono oltre due punti. In forte calo i futures sull’avvio delle Borse europee. Gli indici in negativo sono stati influenzati dall’indice del Purchasing Managers’ Index (Pmi) che ha segnato una diminuzione dell’attività manifatturiera cinese, con valori ai minimi degli ultimi 3 anni.
Sui mercati pesano anche le incertezze del prezzo del petrolio e il timore di aumento dei tassi di interesse da parte della Federal reserve, con Seul che ha chiuso a -1,4% e Taiwan a -1,9%.
Hong Kong (-0,8%) e Singapore (-0,4%) provano a contenere le perdite.
Per le Borse europee si preannuncia una partenza molto difficile: i futures sull’avvio che segnano perdite di circa due punti percentuali.
Avvio negativo ma non drammatico, come invece si poteva presupporre, per Piazza Affari: il primo indice Ftse Mib segna una perdita dello 0,94%, l’Ftse It All-Share un calo dello 0,90%.
Apertura in rosso anche per Londra con un -1%.
Piazza Affari nel corso della giornata è arrivata a perdere il 2,2%.