Cattive notizie per i telefilm addicted: troppe ore davanti allo schermo televisivo espongono al rischio di embolia polmonare fatale, solitamente associata ai voli di lunga tratta. Lo rivela una ricerca presentata al congresso della Società europea di cardiologia (Esc), a Londra, da Toru Shirakawa dell’università di Osaka, in Giappone.
La ricerca condotta è durata per diciotto anni e ha preso in considerazione ben 86.000 persone. L’abitudine di guardare una media di 5 o più ore di televisione al giorno è stata associata dai ricercatori con il rischio di embolia polmonare fatale rispetto a quando la visione si riduce a meno di due ore e mezzo al giorno.
Al giorno d’oggi, un volo di lunga tratta in classe turistica è una causa ben nota di questo disturbo, che non a caso viene chiamato “sindrome da classe economica”. In Giappone sta crescendo sempre di più il numero di persone che guarda la televisione per molte ore, oppure sostituisce la tv con lo smartphone e tecnologie similari per intrattenersi.
E anche per queste persone il rischio è lo stesso: un’embolia polmonare causata dalle troppe ore in condizione di sedentarietà. Contro questo pericolo gli esperti consigliano gli stessi stratagemmi che si usano durante un volo intercontinentale: alzarsi spesso, fare movimenti con braccia e gambe.