Kevin, Stuart e Bob hanno fatto il pieno di incassi. “I Minions” sono arrivati nelle sale italiane e hanno surclassato tutto il resto in programmazione, incassando 7 milioni e 163.000 euro con oltre un milione di spettatori, facendo segnare +131% negli incassi totali.
L’attesa era tanta, così come le aspettative, molte delle quali però non hanno trovato riscontro sul grande schermo. Intanto il doppiaggio: Luciana Littizzetto se la cava meglio quando si arrampica sulla scrivania di Fazio, il suo tono di voce non sembra particolarmente adatto per il ruolo della super cattivissima.
Alcune delle scene più divertenti della pellicola sono state anticipate della clip promozionali e dalle anteprime rilasciate alle testate giornalistiche: andando al cinema è rimasto poco spazio per ridere. Se non ci fosse stato Bob a salvare ogni tanto la situazione, sarebbe stato quasi un disastro.
L’impressione generale è che nella volontà di costruire una storia credibile, per un prequel di un film di particolare successo come “Cattivissimo me”, gli sceneggiatori hanno messo troppa carne al fuoco senza soffermarsi mai davvero sui personaggi che ruotano intorno ai piccoli mostricini gialli, anche loro spesso oscurati (soprattutto dalla intraprendente Regina Elisabetta che si ubriaca raccontando barzellette agli avventori di un pub).
Ma non tutto è perduto. Si salvano senza ombra di dubbio la colonna sonora, dai Doors a Jimi Hendrix, Beatles, Who, Kinks, Stones, Donovan, e i continui riferimenti cinematografici, storici e musicali: sono tanti e a volte il ritmo incalzante può far sfuggire qualcosa, ma molti sono davvero inconfondibili, come la foto della copertina di “Abbey Road“, penultimo disco dei Beatles, oppure il momento (realizzato in uno studio tv?) dello sbarco sulla luna.
Il plauso finale è per Alberto Angela che ha raccontato la storia dei Minion sin dalle origini della Terra: è stato così autorevole e affascinante che per un attimo non è stato difficile credergli…