Una scoperta di gas di “rilevanza mondiale”. Così è stato definito dall’Eni quello che appare come il più grande giacimento di gas del Meditteraneo mai scoperto. Secondo il colosso italiano, il giacimento sarebbe in grado di soddisfare la domanda egiziana di gas naturale per decenni.
La scoperta è avvenuta nell’offshore egiziano del Mar Mediterraneo presso il prospetto esplorativo denominato Zohr, in un pozzo situato a 1.450 metri di profondità d’acqua, nel blocco Shorouk, siglato nel gennaio 2014 con il ministero del Petrolio egiziano e con la Egyptian Natural Gas Holding Company (EGAS).
“Dalle informazioni geologiche e geofisiche disponibili, e dai dati acquisiti nel pozzo di scoperta – fa sapere l’Eni – “il giacimento supergiant presenta un potenziale di risorse fino a 850 miliardi di metri cubi di gas in posto (5,5 miliardi di barili di olio equivalente) e un’estensione di circa 100 chilometri quadrati”.
“Zohr rappresenta la più grande scoperta di gas mai effettuata in Egitto e nel mar Mediterraneo e può diventare una delle maggiori scoperte di gas a livello mondiale. Questo successo esplorativo offrirà un contributo fondamentale nel soddisfare la domanda egiziana di gas naturale per decenni”.
Il “cane a sei zampe” ha poi spiegato: “Eni svolgerà nell’immediato le attività di delineazione del giacimento per assicurare lo sviluppo della scoperta che sfrutti al meglio le infrastrutture già esistenti, a mare e a terra. Il pozzo Zohr 1X ha incontrato circa 630 metri di colonna di idrocarburi in una sequenza carbonatica di età Miocenica con ottime proprietà della roccia serbatoio”.
L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, si è recato nelle scorse ore al Cairo per dialogare con il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi: “È un giorno davvero importante per la nostra società e le persone di Eni. Questo importante risultato è la conferma delle nostre competenze e delle nostre capacità di innovazione tecnologica”