Retata da parte della polizia cinese che ha arrestato dodici individui in relazione alle esplosioni che lo scorso 12 agosto a Tianjin hanno ucciso 139 persone e devastato l’area del porto.
Lo riporta oggi l’agenzia di stampa Nuova Cina citando il Ministero della Sicurezza pubblica.
Tra gli arrestati anche il presidente della Tianjin International Ruihai Logistics, Yu Xuewei, il vice presidente Dong Shexuan e tre vicedirettori generali.
Secondo la polizia, la società e le persone arrestate sono sospettati di stoccaggio illegale di materiali pericolosi.
Indagata anche la Tianjin Zhongbin Haisheng, una società sospettata di aver aiutato illegalmente Ruihai ad acquisire documenti pertinenti valutazioni sulla sicurezza. Le quantità di materiali chimici contenuti nel magazzino esploso il 12 agosto scorso erano decine di volte superiori a quelle consentite dalla legge.
Le abitazioni civili erano a meno di 500 metri, mentre la distanza minima prevista è di un chilometro.